Project Description
Posta lungo l’asse stradale Cassano Magnago – Oggiona con Santo Stefano, in un’area comunque abbastanza isolata, sorgeva sin dal XIII secolo un piccolo oratorio di campagna intitolato a San Giorgio, orientato verso est e avente l’ingresso sull’odierna via Marconi, come ancor oggi testimonia la differente muratura sul lato ovest.
Apparteneva al piccolo oratorio la confraternita di San Giorgio, primo gruppo laico unitosi sotto questo nome e fondato nel 1515.
Nel 1566 il piccolo edificio misurava 7 metri per 4, era accomunato alle chiese di San Maurizio e San Martino e veniva nominato “in Campora”. Purtroppo tutta la struttura, che era provvista anche di una canonica, appariva già in stato di abbandono, tanto che nel 1570 San Carlo Borromeo ordinò che venisse ristrutturato, ampliato ed abbellito.


A partire dal 1639 un’immagine della Madonna dipinta su una parete interna acquisì una devozione speciale da parte di molti fedeli cassanesi e dei comuni limitrofi, tale che i proventi delle offerte servirono ad abbellire maggiormente la chiesa e a portarla allo stato attuale – misurava ora 14 metri per 17 –, completando il presbiterio tra il 1680 (come ricorda la lapide esterna dietro l’abside) e il 1684, modificando contemporaneamente l’orientamento. Successivamente, intorno al 1722, furono aggiunte la sacrestia e l’insolito campanile di forma triangolare. Nel 1750 il cardinale Giuseppe Pozzobonelli la descrisse con un giudizio positivo “decentemente ornata”, ricca di suppellettili, con coro, organo e confessionale.
Mentre presso il venerato affresco mariano, protetto da un vetro e da una tendina di seta ma ora scomparso, gli ex voto crescevano di numero, il 6 luglio 1703 fu concessa l’indulgenza plenaria a quanti avrebbero visitato l’oratorio e pregato presso l’immagine mariana il giorno di Sant’Anna: forse proprio a partire da questa circostanza la popolazione del luogo incominciò, intorno alla metà del XIX secolo, a nominare l’oratorio e l’intera area circostante “Sant’Anna”.
A testimonianza della ridedicazione alla madre di Maria restano l’affresco sulla volta del presbiterio, raffigurante la gloria di Anna, ed una tela che la rappresenta mentre tiene in braccio la Madonna bambina.
Molteplici interventi di restauro si sono susseguiti nel corso del XX secolo, permettendo di conservare sino ad oggi la sua sobria struttura seicentesca.


Bibliografia
Marco Pippione: “Cassano Magnago: la nostra storia”, Ed. Crespi