Project Description
L’antica chiesa
Situata nell’antica contrada di Cassano Basso, ai piedi della collina del Castello Visconteo, esisteva una chiesa campestre dedicata a San Martino. L’edificio compare sul finire del 1200 nel “Liber notitiae sanctorum Mediolani” (elenco delle chiese esistenti nella Diocesi di Milano) scritto da Goffredo da Bussero ma la probabile fondazione risalirebbe all’VIII secolo, rendendo San Martino una delle chiese più antiche della città. Infatti, come risulta dagli Atti della visita pastorale di Federico Borromeo del 1622, la chiesa veniva considerata l’antica parrocchia prima di Santa Maria.
Dal 1533 la chiesa di San Martino venne inclusa in un’unica cappellania, comprendente San Giorgio in Campora e San Maurizio, diretta dal cappellano di quest’ultima.
La notte tra il 19 e il 20 marzo 1901 la chiesa subì atti vandalici da parte di sconosciuti, costringendone la sconsacrazione e l’abbattimento nel 1906.
A ricordo di quest’antica chiesa venne eseguito un affresco raffigurante il santo cavaliere, con alle spalle la raffigurazione dell’antico edificio, sul muro della casa costruita nel 1938 ove prima sorgeva la cappella, all’incrocio tra le odierne vie G. Garibaldi e M. Venegoni.
La chiesa nuova
Nei primi anni ’80 il parroco di Santa Maria, don Alfonso Panzeri, promosse la costruzione del nuovo edificio, poco distante, spinto dal desiderio di riconsegnare ai fedeli in crescita nel quartiere un luogo di preghiera. La posa della prima pietra, avvenuta il 2 maggio 1981, fu seguita dalla consacrazione il 25 aprile 1983, nonostante l’edificio, progettato dall’ing. Licinio Rossi, sia stato effettivamente ultimato nel 1984, come ricorda una lapide posta alla base del piccolo campanile all’interno del sagrato.


Di forma semicircolare, ad aula unica, la moderna chiesa mantiene uno stile sobrio con qualche revisione artistica di rilievo.
In particolare l’altare è costituito da una macina in granito, proveniente da un frantoio sito in Via Volta, dove trovavano sede i locali rurali di Villa Oliva. Spiccano poi l’imponente dipinto murale che immortala il santo titolare offrire il suo mantello al povero, e le dodici formelle, in polvere di alabastro e marmo, raffiguranti gli Evangelisti e due episodi evangelici per ciascuno, tutte opere dell’artista locale Angelo De Natale.


Bibliografia
Marco Pippione: “Cassano Magnago: la nostra storia”, Ed. Crespi