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Domenica delle Palme

Concludere la quaresima

Siamo ormai alla fine della quaresima e stiamo per entrare nella Settimana Santa, meglio detta “settimana autentica”, perché, in essa, riviviamo gli ultimi istanti della vita del Signore giorno per giorno. Come concludere la nostra quaresima?

Essere chiesa del servizio

In questa ultima rilettura del Vangelo di San Giovanni, da un punto di vista ecclesiale, vorrei guardare alla Chiesa del servizio. Le immagini di riferimento sono le due unzioni: oggi quella di Betania, che viene letta a tutte le S. Messe, tranne a quella delle processione con gli ulivi e, giovedì prossimo, a quella della lavanda dei piedi che noi ricorderemo anche alla S. Messa delle 20.45 con il bellissimo rito. Queste due pagine del Vangelo, queste due immagini, ci ricordano che siamo chiamati ad essere chiesa del servizio. Ad imitazione del Signore Gesù che si è chinato a lavare i piedi degli apostoli, uno per uno, prima di iniziare quella cena santa e benedetta nella quale avrebbe portato a compimento l’istituzione della Santa Eucarestia. Il Signore ci insegna che la Chiesa, che nasce proprio nel cenacolo e proprio in quell’ultima cena, sempre deve essere chiesa del servizio. Chiesa che sa rispondere ai bisogni dell’uomo, chiesa che sa mettersi al servizio di chi è più fragile, chiesa che sa mettersi al servizio di chi è più bisognoso.

Un richiamo

Quante volte Papa Francesco ci richiama questa verità. Eppure, nonostante le attenzioni, qualcosa, sempre ci sfugge. Ecco perché è bello leggere questo richiamo: da un lato non vogliamo diventare orgogliosi per quello che facciamo e per le belle pagine di vita ecclesiale che, pur nel nostro piccolo, riusciamo a scrivere. Dall’altro questa domenica ci vuole ricordare che tutti siamo chiamati, come cristiani, a fare qualcosa per gli altri, sia come singoli che come comunità. Poiché i bisogni degli uomini sono sempre molti e sono sempre in divenire, credo che questa doppia immagine, ci inviti a stare desti, a guardare ai bisogni ai quali non sappiamo corrispondere, a quello che ci sfugge, per diventare sempre più attenti al servizio che è intrinseco nel nostro Dna di cristiani.

Quest’anno il tradizionale rito della lavanda verrà proposto ad alcuni consiglieri del Consiglio Pastorale che tra poco termina il suo mandato. È un gesto molto bello che ci proponiamo di fare per chi ha reso un servizio alla comunità. Un servizio che non si vede, un servizio spesso nascosto, un servizio che non sempre riesce a farsi percepire nella sua importanza. È un modo anche per tenerci desti sul prossimo mandato del Consiglio Pastorale, di cui, tra poco, avremo le elezioni. Un invito, però, per tutti, non solo a ricoprire un incarico, non solo a mettersi a disposizione per alcuni organismi, ma più in generale, per avere un servizio rivolto alla comunità tutta.

La comunità vive di questo, di gente generosa che mette il tempo che ha e le capacità di cui è stata donata a servizio degli altri. Credo che questo sia possibile a tutti, in una forma o nell’altra. La Domenica delle Palme, in questo 15esimo anno di fondazione della comunità pastorale, osi ricordarci che tutti siamo a servizio gli uni degli altri e che la Chiesa non è una società dalla quale pretendere prestazioni, ma una famiglia, la famiglia dei figli di Dio, che sanno mettersi a servizio reciproco.

Lasciamoci coinvolgere da questo ultimo invito di quaresima e cerchiamo di pregare per la nostra Chiesa nei prossimi giorni. Sarà dall’intensità della nostra preghiera e della nostra partecipazione ai riti della Settimana Santa che si capirà la vitalità del nostro essere, insieme, a servizio dell’uomo.

Il Vostro Parroco,