Penultima domenica dopo l’Epifania – festa di San Giulio
Un’immagine per queste domeniche
Pubblichiamo per l’ultima volta l’immagine guida di queste domeniche mentre raggiungiamo il culmine di queste giornate eucaristiche che abbiamo vissuto insieme in questa settimana che si chiude.
La divina clemenza
Il Vangelo di oggi ci mostra il dialogo in casa di Simone tra Gesù e quest’uomo buono e generoso che pensa di sbagliarsi sul conto di Gesù. Se, infatti, egli sapesse davvero chi è la donna che lo sta toccando, rifiuterebbe il gesto: è una peccatrice! Come si fa a lasciarsi toccare da una donna di malaffare? Come è possibile che un maestro, che sa benissimo che il contatto fisico con una donna del genere lo rende impuro, lasci che questa possa toccarlo? È la parola di Gesù che spiega a Simone che egli intende lasciarsi toccare proprio perché sa che è una peccatrice! Il punto è esattamente questo: il Figlio di Dio è venuto per salvare i peccatori, lasciandosi incontrare da essi, non per evitarli! Simone ha la sua risposta. Gesù si lascia toccare da quella donna perché vuole richiamarla e riportarla, con la sua clemenza, all’ amicizia con Dio.
L’Eucarestia
Il cristiano mette sempre, al centro della sua vita di preghiera, il Signore risorto, realmente noi viviamo qualcosa del genere ogni volta che veniamo a Messa! Qui celebriamo al presenza del Signore che è venuto per salvare i peccatori! Nel Sacramento della presenza del Signore ci è dato di fare molto di più: noi non solo possiamo toccare il Signore, ma riceviamo, nelle specie sacramentali, il suo Corpo e il suo sangue. È questo il segno massimo di comunione che possiamo pensare, è il segno massimo di comunione che possiamo desiderare. È il cuore di tutta la vita cristiana. Il Signore viene ancora per incontrare noi che siamo peccatori e per dire a ciascuno di noi quale forza intende imprimere nelle nostre vite grazie proprio alla sua presenza. Occorre solo lasciarsi incontrare!
Un invito
Anche in questa domenica vorrei esprimere a tutti voi un invito: l’invito a lasciarsi incontrare dal Signore, l’invito ad avere fede, l’invito a coltivare la speranza, l’invito a ricevere dentro di voi quel seme di vita eterna che ci viene dato con l’Eucarestia. Il che significa due cose: per chi già vive un itinerario di fede abbastanza strutturato e, comunque, intenso, l’invito chiede di prendere in seria considerazione non solo la S. Mesa domenicale, ma la possibilità di ricevere più spesso il corpo del Signore, vista la sua importanza grande per i nostri itinerari di fede. Per chi, invece, è un po’ lontano dall’Eucarestia, dalla celebrazione della Messa domenicale, vorrei che questo appello fosse soprattutto per questa celebrazione. Mi rivolgo soprattutto alle famiglie giovani che, spesso, chiedono i sacramenti per i loro figli, ma, poi, non curano la vita di fede dei ragazzi, impedendo loro, di fatto, anche la partecipazione alla S. Messa domenicale. Lasciamo che la divina misericordia operi anche nel nostro cuore!
Il Vostro Parroco,