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III Domenica dopo L’Epifania

Un’immagine per queste domeniche

Come ho spiegato la scorsa settimana, continua, fino al 4 febbraio, la pubblicazione di questo logo che, attorno a Gesù Bambino – Eucarestia, come si vede dall’immagine, raduna la famiglia e la comunità che siamo tutti noi.

L’Eucarestia

Le scritture di oggi sono tutte centrate sul tema Eucaristico, soprattutto il vangelo. Il miracolo della moltiplicazione dei pani, infatti, è già un segno di ciò che il Signore istituirà il Giovedì Santo, nella Cena pasquale con i discepoli. Nel Vangelo di oggi è chiara la preoccupazione del Signore per chi lo ha seguito e ha ascoltato la sua predicazione: egli non vuole rimandare digiuni coloro che, con generosità, si sono recati da lui. Questa preoccupazione non è però primaria: Gesù vuole che rimanga scolpita, anche attraverso un segno, quella giornata tutta dedicata allo Spirito. Così il Signore insegna che, come è necessario un “pane materiale” per la cura e il sostentamento del corpo, così è necessario un alimento spirituale per la cura dello Spirito. Questo alimento è “il pane celeste”, ovvero la S. Eucarestia.

Una preoccupazione

Teniamo così tanto all’Eucarestia? Ci sentiamo, come singoli fedeli ma anche come Chiesa, radunati dal Signore presente e vivo in questo Sacramento? Credo che tutti i segni concreti sui quali possiamo basarci, dicano di no! No, non teniamo abbastanza all’Eucarestia, tanto che la maggior parte dei battezzati non vi partecipa. No, non ci teniamo abbastanza neanche noi che prendiamo parte alla S. Messa domenicale: infatti, spesso, questo è l’unico momento di celebrazione che abbiamo nella settimana e poi incide sulla vita “normale”. Dovremmo tutti, con umiltà, imparare che l’Eucarestia è sostegno per le attività quotidiane, così come il Vangelo ci dice. Non solo. Tutti dovremmo capire che non serve a niente uno spazio liturgico che non ha ripercussioni nella vita. Ecco perché la nostra partecipazione dovrebbe essere anche occasione per una revisione di vita costante.

Un invito

Ancora una volta rivolgo un invito pressante ad una celebrazione, intanto, più frequente ma anche più attiva alla S. Eucarestia. Più frequente: perché non educarci ad una S. Messa infrasettimanale? Moltissimi di voi fanno molto di più e molti celebrano l’Eucarestia quotidianamente. Un vero esempio e un sostegno per tutta la comunità. Un richiamo, però, ai tanti che si limitano ad una celebrazione settimanale distratta. Un secondo invito: lasciamo che il Signore realmente parli alla vita e ci aiuti a capire che da questo Sacramento passa tutta la forza che è necessaria al cammino umano che tutti dobbiamo vivere. Sia l’Eucarestia il vero centro della nostra pastorale, della nostra vita ecclesiale, della nostra fede personale. Invito già tutti, con un appello davvero accorato, a tenere in grandissima considerazione le prossime giornate Eucaristiche, altro momento centrale del nostro anno pastorale, espressione della nostra fede e del nostro amore per la S. Eucarestia.

Il Vostro Parroco,