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3a di avvento: “Le profezie adempiute”

L’identità del cristiano

Qual è la nostra identità di cristiani? Già abbiamo trovato due risposte preziose nelle prime due settimane di avvento: il cristiano è l’uomo che vive attendendo l’incontro con il Signore; il cristiano è l’uomo che pratica uno stile di sobrietà. Oggi troviamo una risposta ulteriormente provocatoria: il cristiano è chiamato ad essere “lampada che splende e che arde”.

Marana thà! Vieni Signore Gesù!

Così che anche in questa settimana possiamo continuare ad invocare il ritorno del Signore, chiedendo a Lui di essere per tutti esempio e punto di riferimento.

Giovanni la vera lampada

Di per sé la vera lampada che arde e che risplende è Giovanni il Battista. È lui che ci viene indicato come esempio, modello, punto di riferimento. Dovremmo tornare, con la mente e con il cuore, alle letture della scorsa settimana. Giovanni, con la sua sobrietà, con la sua parola ruvida ma vera, è esempio per tutti, è stato punto di riferimento per chi, in quella generazione, ha voluto incontrare il Signore e vivere in atteggiamento di vera fede l’attesa per il suo ritorno. Quello che ha fatto San Giovanni Battista è un esempio. Tutti, poi, sono chiamati a riprendere questo esempio di fede e a fare, come possono, nella loro vita la medesima cosa.

“Marana thà! Aiutaci ad essere come lampade che risplendono!”

La raccomandazione, di per sé, ci spaventa. Possiamo noi essere come lampade che risplendono? Non è troppo ambizioso pensare di essere così? Non manchiamo di umiltà? Io credo che se vi fermate un attimo a pensare capirete perché non è così e perché anche noi possiamo essere lampade che ardono e che risplendono. Credo che tutti voi, nella vostra vita, abbiate avuto la possibilità di incontrare persone che sono diventate punto di riferimento. Molte per le loro virtù umane, per quello che vi hanno dimostrato, per come vi sono state vicine, per come vi hanno educato. Ci sono anche persone che noi ricordiamo volentieri per la loro fede, per come hanno vissuto il loro cristianesimo, la loro appartenenza alla Chiesa. Noi conosciamo tutti molte persone che sono state lampade che ardono e che risplendono. Così come altre persone sono state questo per noi, perché non potremmo noi esserlo per altri? Credo davvero che il compito sia alla portata di tutti. Vivendo bene, prendendoci cura degli altri ma, soprattutto, testimoniando con semplicità la nostra fede dallo stile di vita, anche noi possiamo essere come lampade che ardono e che risplendono. Non si tratta di non essere umili, non si tratta di essere superbi: semplicemente un cristiano che vive bene, che ha uno stile di vita coerente con il Vangelo, nella sua vita semplice e modesta può davvero essere come una lampada che arde e che risplende. Anche nella nostra comunità ci sono persone che vivono così, persone il cui esempio è noto a tutti e che illuminano, con la loro presenza, con la loro parola, con i loro gesti, tutta una comunità. Cerchiamo anche noi di essere così, cerchiamo anche noi di essere piccole lampade che ardono e che risplendono. Avremo vissuto così quel “compito profetico” che il battezzato, ogni battezzato, non deve mai perdere. Potremo fare tutto questo, però, solo se continueremo a lasciare che la Parola di Dio sia per noi una lampada alla quale attingere luce, calore e conforto. Anche in questa terza settimana di avvento che si apre davanti a noi.

Il Vostro Parroco,