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V Domenica di Pasqua

Percorsi di gioia

Continuando il percorso di gioia, oggi, nella quinta domenica di Pasqua, siamo invitati a riflettere sulla gioia dello stile di vita del cristiano.

Stile di vita e gioia

L’invito viene dal Vangelo che ci richiama, ancora una volta, l’importanza di avere uno stile di vita che rispecchi i comandamenti. Ovviamente non si tratta solo di un rispetto formale dei dieci comandamenti, oppure di un’adesione formale al comandamento del Signore, il comandamento dell’amore, quanto piuttosto di un invito a crescere alla scuola dei valori che ad esso sono sottesi o connessi. Di questo ci dà esplicitazione l’epistola:

  • Fate tutto senza mormorare”: è lo stile di vita di chi sa collaborare sempre a quella ricerca del bene comune che non deve mai essere messa in crisi da niente, soprattutto non deve mai essere intaccata da quel modo di dire le cose che non edifica la comunità.
  • Senza esitare”: le pigrizie personali non devono ricadere sugli altri e non devono fermare il cammino di tutta una comunità.
  • Irreprensibili e puri, in mezzo a una generazione malvagia”: è il richiamo ad uno stile di vita che sa essere diverso da quello che avviene nella maggior parte dei casi.
  • Tenendo salda la Parola di vita”: il cristiano ha una sua bussola, un orientamento per tutti i suoi comportamenti, ovvero la Parola di Dio. È da essa che si lascia ispirare, è da essa che si lascia guidare, sempre, in ogni occasione.

Noi e la gioia nello stile di vita cristiano

Credo davvero che uno dei problemi più grandi del nostro tempo sia proprio questo: non avere uno stile di vita cristiano. Oggi, mediamente, anche chi viene in chiesa, ha una professione di fede formale, relegata ad alcuni ambiti religiosi o meglio cultuali ma, poi, vive una vita non diversa da quella degli altri. Ecco perché molti comportamenti che, in chiesa o nelle riflessioni, bolliamo come non cristiani, o immorali, o non di fede, sono, di fatto, ciò che poi facciamo. È davvero uno scandalo che molti degli “scandali” che vediamo nella società – furti, mancanza di fiducia alla parola data, omicidi, adulteri, aborti… – vengano proprio da persone battezzate. La lista dei comportamenti a cui anche noi aderiamo e che non sono in linea con il vangelo potrebbe essere davvero molto lunga. Abbiamo tutti bisogno di riscoprire la bellezza dello stile di vita cristiano e la forza che ci viene data per viverlo. La bellezza e la forza vengono dalla Parola di Dio, dalla preghiera personale, dall’invocazione continua allo Spirito Santo e a Maria. È proprio su queste realtà che dovremmo concentrarci sempre, ma particolarmente in questo mese di Maggio dedicato alla preghiera a Maria con il Santo Rosario e allo Spirito Santo che tutti invochiamo mentre ci dirigiamo verso la festa della Pentecoste.

Oggi, come comunità pastorale, celebriamo anche la festa di “santa Croce” e della reliquia della Sacra Spina. Il richiamo alla passione, morte e risurrezione che questa festa ci permette di avere e che questa reliquia ci concede di adorare, devono essere, per tutti noi, occasione per continuare a cercare nella Pasqua del Signore quella gioia di vivere sulla quale siamo invitati a riflettere in queste settimane. La venerazione della Sacra Spina, soprattutto, ci ricordi che ciascuno di noi è chiamato ad incarnare lo stile di vita che il Signore, per primo, ha testimoniato, quello stile di vita che è ricerca del volto di Dio, unione con il Padre e, per questo, donazione sincera agli altri, attenzione ai deboli, desiderio di servire in ogni condizione di vita. Sia sincera la nostra devozione, sia fervorosa la nostra preghiera, sia reale la nostra dimensione di vita comunitaria, perché possiamo vivere e testimoniare la gioia dell’essere credenti.

Il Vostro Parroco,