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Domenica delle Palme

Concludere la quaresima

Siamo ormai alla fine della quaresima. Entriamo nella Settimana Santa, chiamata anche, e forse meglio, “autentica”, perché in essa riviviamo singolarmente gli eventi della salvezza che, nel resto dell’anno, viviamo nell’unica celebrazione eucaristica. Giovedì ricorderemo la lavanda dei piedi, segno di servizio e l’istituzione dell’Eucarestia; venerdì la passione e la morte del Signore; sabato sarà il giorno del grande silenzio; domenica prossima, l’ottavo giorno, il giorno del Signore, la Risurrezione.

Esserci

Cosa mi sento di richiamare in questa Settimana Santa? Nell’anno che dedichiamo in particolar modo alla preghiera, io raccomanderei di “esserci”.

Essere presenti, davanti al Signore, anzitutto con la propria personale preghiera. Credo che mai, come nei prossimi giorni, abbiamo bisogno di pregare. La nostra preghiera sia silenzio, concentrazione, richiamo all’essenzialità.

La nostra preghiera sia partecipazione comune ai riti della Settimana Santa. Non si tratta solo di venire in chiesa, non si tratta solo di prendere parte ad una celebrazione. Essere presenti alle celebrazioni dice il voler pregare insieme con gli altri, il voler prendere parte insieme alla passione, alla morte e alla risurrezione del Signore. Il nostro essere presenti dice che la fede cristiana è fede di popolo. Ci sono alcuni momenti che si possono vivere nel segreto della propria coscienza e ci sono preghiere che sono del singolo soggetto. Ma ci sono altri momenti in cui non si può stare da soli, non si può pregare da soli. La Pasqua di Cristo chiede di essere presenti come popolo, come Chiesa, per celebrare nella verità e, quindi, rivivere nell’oggi, gli eventi centrali della salvezza.

Non solo essere presenti con la preghiera personale e comunitaria, ma essere presenti con il cuore. Raccomanderei particolarmente questo. Dal momento che viviamo un anno del tutto particolare, dal momento che siamo stati richiamati infinite volte alla potenza della preghiera, io credo che più che mai siamo invitati ad essere presenti con il cuore alla Settimana Santa, deponendo nelle mani di Cristo la nostra preghiera. Sia di lode, sia di intercessione, sia di richiesta, sia di suffragio, sia di contemplazione… qualsiasi forma prenderà la nostra preghiera tutti siamo invitati a rimettere con fiducia nelle mani del Signore ciò che lo Spirito stesso ci suggerirà.

Alcune attenzioni particolari

Quale preghiera portare nella Settimana Santa?

Quale attenzione avere in questi prossimi giorni?

Anzitutto la preghiera per la pace. Credo che più che mai, in questi giorni di guerra, abbiamo tutti bisogno di sentirci uniti nella preghiera per la pace. Chiediamo al Signore di donare la pace al mondo, lui che è stato vittima di violenza, di incomprensione, di chiusura egoistica, come milioni di altri uomini, da sempre nel mondo.

Preghiamo per i giovani. In questo anno in cui vivremo la giornata mondiale della gioventù a Lisbona, nel prossimo mese di agosto, preghiamo per tutti coloro che, anche dalla nostra parrocchia, si recheranno in Portogallo per pregare, vivere la fede, incontrare il Santo Padre. Preghiamo perché questo non sia solo un evento, ma sia davvero un’occasione per dire la propria fede e per renderla meno vacillante e più solida. Preghiamo per le sfide dell’umanità e perché il rispetto di quella terra che è pure ferita dalla morte di Cristo, sia un valore che anima tutti, giovani e meno giovani. Raccomando a tutti voi di vivere una settimana davvero “autentica” e, per questo, differente dalle altre. Sia questo il nostro modo di essere presenti alla passione del Signore in un tempo e in un mondo che, quasi, non si accorgerà nemmeno che il Signore ama tanto il mondo da dare la vita per noi.

Il Vostro Parroco,