2° di Quaresima – la Samaritana
Vivere la quaresima
Spero che tutti abbiate accolto l’invito ad avere una regola di vita per la quaresima. Nell’ambito delle riflessioni che ciascuno avrà fatto, ecco, per tutti, un secondo passo. Oggi siamo invitati a riscoprire il valore della preghiera con gli altri e per gli altri, soprattutto per coloro che si amano. È propriamente la preghiera nella coppia e per la coppia che il Signore ci chiede di mettere a tema in questa seconda domenica.
La catechesi
Rileggiamo nel Vangelo e l’epistola. Il messaggio è, anzitutto, per tutti. Se si vuole mantenere viva quella radice che ci spinge a vedere nell’altro, chiunque esso sia, un fratello da amare, allora è necessario tenere viva la preghiera. È solo quando un’anima si unisce al mistero di Dio che si “vede bene” come amare l’altro. È solo nell’unione con il mistero di Dio che la preghiera produce che si trova quella forza per vivere bene con gli altri, amandoli come Cristo li ha amati. Anche la prima lettura di oggi ci dice che è nella radice della prima tavola dei comandamenti che trova senso, poi, la seconda, quella che regola i rapporti con gli uomini. Senza il fondamento della fede, senza il rinnovamento della fede nella preghiera sarebbe, poi, impossibile amare come Dio ama.
In questa catechesi che è per tutti, trova poi posto un richiamo fondamentale per le coppie. Il vangelo della Samaritana ci dice che un amore è tenuto acceso, diventa forte, persevera nel tempo, quando si prega l’uno per l’altro e quando si prega insieme. Questa forza di amore che nasce dalla preghiera e che sa rinnovare ogni esperienza di vita, non ha nulla da temere, nemmeno la morte. Essa si prolunga ben oltre l’esperienza della vita e diventa possibilità concreta di rendere un amore umano, ad immagine di quello di Dio, eterno.
Il richiamo per noi
Credo che queste scritture richiamino profondamente il nostro modo di vivere.
Anzitutto continuando a suggerirci di vivere bene la quaresima come tempo di preghiera. È il richiamo fondamentale dell’anno, è il richiamo forte che vorrei venisse ascoltato da tutti. Quando poi avessimo relazioni da ristabilire, rapporti da riprendere, persone da “andare a cercare” come fa il Signore Gesù con ciascuno di noi in questo tempo, credo che la partenza dalla preghiera sia davvero imprescindibile. Impariamo ad illuminare tutte le nostre relazioni con la luce, con la forza, con il coraggio che ci viene propriamente dalla preghiera, specie da quella che ci porta a contemplare il Signore crocifisso per amore e risorto per essere principio di speranza per tutti coloro che credono.
Vorrei poi che tutti coloro che vivono al dimensione sponsale, riscoprano, come forza del proprio matrimonio e anche oltre la morte del coniuge, la forza della preghiera per tenere vivo il proprio amore nella direzione dell’eternità.
Così, se possibile, consiglierei a tutti di pregare con la persona che si ama, con le persone che compongono la propria famiglia, con le persone con le quali si condivide l’esistenza, dove possibile. Trovare forme di preghiera personali nella casa, oppure darsi appuntamento con altre persone significative per le nostre relazioni, magari in chiesa, per una celebrazione comune, possono essere davvero un’espressione di quel rinnovamento interiore che ci porta non solo a riscoprire ma anche ad apprezzare l’importanza e l’efficacia della preghiera nella nostra vita. Potrebbe essere anche questo un punto della nostra regola di vita quaresimale. Non lasciamo che il tempo passi e che la quaresima trascorra lasciandoci immutati. Convertiamoci per scoprire che, se noi lo vorremo, la preghiera è davvero quella forza che può cambiare e che può salvare la nostra vita. Illuminandola e riempiendola di amore.
Il Vostro Parroco,