Penultima dopo l’Epifania – Giornata Per La Vita
Difendere la Cultura Vita
Con una settimana di ritardi rispetto alla Chiesa italiana, a motivo della festa di san Giulio e delle giornate eucaristiche, celebriamo la giornata della vita. È l’occasione per dimostrare la nostra vicinanza, il nostro sostegno e il nostro affetto per il Centro di Aiuto alla Vita, realtà ricca e peculiare della nostra comunità anche se aperto e operante su tutto il decanato, ma anche per riflettere insieme sul valore della vita.

Le domande dei vescovi
Siamo sicuri che la banalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza elimini la ferita profonda che genera nell’animo di molte donne che vi hanno fatto ricorso?
Siamo sicuri che il suicidio assistito o l’eutanasia rispettino fino in fondo la libertà di chi li sceglie – spesso sfinito dalla carenza di cure e relazioni – e manifestino vero e responsabile affetto da parte di chi li accompagna a morire?
Siamo sicuri che la radice profonda dei femminicidi, della violenza sui bambini, dell’aggressività delle baby gang… non sia proprio questa cultura di crescente dissacrazione della vita?
Siamo sicuri che dietro il crescente fenomeno dei suicidi, anche giovanili, non ci sia l’idea che “la vita è mia e ne faccio quello che voglio?”
Siamo sicuri che la chiusura verso i migranti e i rifugiati e l’indifferenza per le cause che li muovono siano la strategia più efficace e dignitosa per gestire quella che non è più solo un’emergenza?
Siamo sicuri che la guerra, in Ucraina come nei Paesi dei tanti “conflitti dimenticati”, sia davvero capace di superare i motivi da cui nasce? «Mentre Dio porta avanti la sua creazione, e noi uomini siamo chiamati a collaborare alla sua opera, la guerra distrugge. Distrugge anche ciò che Dio ha creato di più bello: l’essere umano. La guerra stravolge tutto, anche il legame tra i fratelli. La guerra è folle, il suo piano di sviluppo è la distruzione»
Un richiamo
Credo che le domande dei vescovi siano provocatorie per ciascuno di noi. Non tutti abbiamo lo stesso parere su tutti gli argomenti. Al di là di quello che avvertiamo interiormente, che, ovviamente, dipende moltissimo dalle esperienze che abbiamo fatto nella vita, credo che la domanda giusta non sia quella di chiederci: cosa penso io su questi temi? Domanda che, al massimo, può segnare uno stato iniziale della riflessione. Piuttosto vorrei che ci chiedessimo: cosa ci dice il vangelo su questi temi? Ecco il valore di questa domenica che vuole introdurci alla riflessione e vuole permetterci di approfondire il nostro credo e il nostro modo di essere cristiani in un mondo sempre in mutazione.
In questa occasione, mentre celebriamo la festa della vita, annuncio che riprende il ciclo dei “dialoghi sul bene comune” che quest’anno avrà come titolo: “dialoghi sul fine vita”. Lo faremo in due occasioni, anzitutto con padre Carlo Casalone, gesuita, che interverrà il prossimo giovedì 9 marzo sui fondamenti cristiani e sulle implicazioni morali del tema, e giovedì 23 marzo con un intervento a cura di Maura Bertini su esperienze di vita e riflessioni personali. Credo sia un’opportunità per riflettere sul vangelo della vita!
Raccomando poi fattiva vicinanza al Cav, perché tutti possiamo essere corresponsabili nel salvare una vita e nel sostenere chi vive, per vari problemi, momento di difficoltà, solitudine, paura, spaesamento.
Il Vostro Parroco,