II dopo l’Epifania
Una splendida catechesi sulla preghiera
In questa domenica viviamo, grazie alle letture proprie di questo giorno, una splendida catechesi sulla preghiera che possiamo applicare alle grandi intenzioni del mese: la famiglia, la pace, l’unità dei cristiani.

La catechesi
In breve – per il resto vi rimando alle celebrazioni di oggi – i testi sacri ci coinvolgono da vicino sulla necessità della preghiera nelle diverse occasioni della vita:
- La necessità. La prima lettura è una splendida pagina biblica che invoglia a pregare quando ci mancano alcune realtà, anche le cose più materiali come l’acqua, punto di riferimento della prima scrittura. La preghiera di richiesta è sempre ascoltata da Dio.
- La gioia. Da questo punto di vista è splendida la pagina del Vangelo – il miracolo delle nozze di Cana – che insegna che la preghiera è essa stessa fonte di gioia. È sempre possibile ringraziare il Signore e pregarlo nei momenti felici della vita. L’intercessione di Maria è una costante che, da sempre, accompagna questo tipo ci preghiera.
- La povertà spirituale. La seconda lettura ci insegna che noi possiamo pregare anche quando non sappiamo cosa dire o come fare. È lo Spirito Santo che prega in noi e per noi. Noi non sappiamo come, eppure lo Spirito sostiene sempre la povertà della preghiera degli uomini.
Le preghiere speciali
Proprio nei contesti che ho indicato prima, queste preghiere vanno vissute con fedeltà e intensità.
Anzitutto in famiglia. In questo anno stiamo dedicando tempo, intenzioni, iniziative per pregare in famiglia. Da questo punto di vista raccomando a tutti, anche a chi non ha mai partecipato, la scuola di preghiera di venerdì prossimo. Soprattutto ai genitori dei ragazzi del catechismo, degli adolescenti e dei preadolescenti. Credo che riflettere sulla preghiera in famiglia, specie dove ci sono dei figli, sia determinante per la trasmissione della fede. Raccomando comunque a tutti questa opportunità.
Per l’unità dei cristiani ricordo che proprio in questa settimana, dal 19 al 25, si vive l’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani. Questa intenzione sarà ricordata particolarmente durante le S. Messe.
La preghiera per la pace è una costante di questo tempo e, soprattutto, di tutte le S. Messe domenicali. Osiamo la pace, preghiamo per la pace ma, soprattutto, diventiamo operatori di pace nei contesti che frequentiamo, a partire dalla famiglia.
Raccomando a tutti, anche a coloro che non sanno pregare, di abbandonarsi all’iniziativa dello Spirito Santo, che prega in noi e per noi, non sappiamo nemmeno bene come – ci dice San Paolo. Non disperiamo mai, anche quando non sappiamo come pregare, anche quando non abbiamo la forza di pregare, anche quando non sappiamo cosa dire. Il Signore accoglie sempre la preghiera, anche la più povera o sfiduciata. Vorrei davvero che, in questo anno tutto dedicato alla preghiera, non perdessimo mai l’occasione di pregare, da soli o insieme, per un’intenzione o per un’altra. Impariamo a credere nella forza della preghiera. Renderemo più forte il nostro spirito ma anche edificheremo la nostra comunità sulla roccia solida che è Cristo, colui che ha dato origine alla nostra fede e colui che la porta a compimento.
Il Vostro Parroco,