VI di Avvento – Divina Maternità di Maria
Sei atteggiamenti di preghiera
Dopo la perseveranza, l’intercessione, l’aver compreso che la preghiera è davvero un segno profetico che può scuotere il mondo, come anche un segno di consolazione del popolo di Dio, e aver messo Cristo al centro di ogni preghiera, nell’ultima domenica di Avvento siamo, ovviamente, tutti inviati a vivere una forte preghiera mariana.

La preghiera mariana
“Ave Maria, gratia plena…”. Non devo certo spiegare questa frase del Vangelo, che è anche l’inizio dell’Ave Maria! Tutti la consociamo bene, a memoria. Così come credo che tutti abbiamo in grandissima stima, onore, decoro, la beata Vergine Maria. Lo dicono i segni: le persone che si recano, anche nelle nostre Chiese, ai suoi altari, davanti alle sue statue, ma poi anche quella variopinta forma di amore per la vergine Santa che è la devozione mariana, fatta di gesti, parole, canti, pellegrinaggi, santuari… davvero, come diceva il Manzoni, “a noi solenne è il tuo nome, Maria!”. La preghiera mariana soprattutto il rosario, è una preghiera perfettamente orientata a Cristo: Maria ci invita a mettere al centro della nostra preghiera il suo mistero. Maria ci introduce, anzi, nei misteri più importanti e solenni della vita di Cristo: che altro è il Rosario se non la meditazione attenta dei momenti più importanti e significativi della vita di Cristo? Maria e la preghiera mariana sono un invito a scoprire la tenerezza di Dio, quella tenerezza che noi vediamo particolarmente brillare in questo Natale che si prepara e che è sempre più vicino a tutti noi. La preghiera alla Vergine è una preghiera nella quale noi tutti sappiamo già di essere da lei ascoltati, perché una Madre ascolta sempre il grido di intercessione di un suo figlio. La preghiera alla Vergine Madre è sempre un atto di amore, un momento di attenzione, un’espressione di vicinanza della Madre al popolo di Dio. La preghiera dei poveri è sempre stata la preghiera mariana: anche la litania dei titoli a lei rivolti ci aiuta a esprimere il nostro affetto per lei e la nostra vicinanza a Cristo Signore.
Vivere la preghiera di consolazione
“Oh Madonna, tu sei la sicurezza della nostra speranza!”.
La citazione è stata ripetuta da don L. Giussani molte volte e credo ci aiuti bene a vivere questa ultima fase di attesa e la novena che vogliamo continuare nei prossimi giorni.
Un aiuto possibile
Mentre entriamo in questa ultima settimana di attesa, invito, ovviamente, a invocare la Vergine Santa. Lei è il modello di donna in preghiera, lei è richiamo perché la vita della Chiesa sia sempre vita di preghiera. Lei è modello di contemplazione, lei è immersione nel mistero di Dio che può aiutare anche ciascuno di noi ad immergerci nel cuore di Dio e in attesa di celebrare il Mistero della sua venuta. Chiediamo proprio a lei di vivere bene questi giorni, chiediamo a lei di vivere bene questo ultimo tratto dell’attesa, chiediamo a lei di immergerci in quegli atteggiamenti spirituali che si addicono alle anime che attendono il Signore. A lei chiediamo di vivere bene non solo la solennità in sé, ma tutto il periodo natalizio, perché possiamo continuare a sperare nel suo aiuto, nella sua protezione, nel suo immenso amore. Mettiamoci anche noi, come innumerevoli generazioni di fedeli, sotto il suo manto. Scopriremo la forza che viene dalla sua grazia e dal suo materno amore.
Così, con questi sei atteggiamenti di preghiera, viviamo il nostro Natale.
Il Vostro Parroco,