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II dopo la Pentecoste

Il vangelo

In fondo l’invito del vangelo è uno solo: “non preoccupatevi!”. Già su questo ci sarebbe moltissimo da discutere perché è piuttosto vero che noi ci preoccupiamo per moltissime cose. Gli stessi esempi del Vangelo valgono anche per noi: il cibo, il vestito, ovvero l’immagine di noi… sono preoccupazioni che, per molti, diventano pressanti e a volte, perfino, insostenibili. La domanda che il vangelo ci lascia è dunque molto vicina a ciascuno di noi: vale davvero la pena di preoccuparsi così tanto?

Il regno di Dio

C’è una cosa di cui non ci preoccupiamo affatto, o pochissimo: il regno di Dio. Gesù ha detto chiaramente: “cercate prima il regno di Dio e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”. Chi, dunque, cerca il regno di Dio? Cosa bisogna fare per cercare il regno di Dio?

  1. Cerca il regno di Dio chi prega. E’ bene ricordare all’inizio di ogni estate che il tempo estivo non è tempo da trascorrere senza Dio. Eppure è quello che accade. Lo abbiamo già visto domenica scorsa. La gente in chiesa è già molto diminuita. Abbiamo oltre 900 ragazzi all’oratorio feriale ma, ad essere abbondanti, a messa domenica scorsa erano 50! La chiesa ci serve solo quando offre un servizio? O siamo chiamati a credere e, quindi, anche a chiedere dei servizi, ma sempre nel nome del Signore, che non va mai dimenticato né mai messo ad un posto diverso da quello che gli compete e che Egli stesso chiede: il primo!
  2. Cerca il regno di Dio chi crede nella provvidenza. Credere nella provvidenza non significa sperare che le cose cadano dal cielo al momento opportuno. Piuttosto significa darsi da fare perché si possa vedere, anche nell’operato proprio o degli altri, la mano di Dio che interviene nella storia a governare le situazioni degli uomini.
  3. Cerca il regno di Dio chi sa relativizzare le cose e sa dare ad ogni cosa il giusto ordine di importanza. Soprattutto cerca il regno di Dio chi non è schiavo della propria immagine, chi non cerca solo di apparire, ma, piuttosto, cerca di essere sempre corrispondente alla vocazione che tutti abbiamo: essere immagine e somiglianza di Dio sempre e comunque.
  4. Cerca il regno di Dio chi si preoccupa della “giustizia”, ovvero chi cerca di fare in modo che nessuno sia lasciato indietro, che non ci siano quegli “scarti umani” su cui Papa Francesco così spesso ci invita a riflettere. Cerca il regno di Dio chi si preoccupa di tutti questi casi che rischiano di non essere visti se non da chi segue da vicino i valori del Vangelo.

Una preziosa lezione

La lezione che viene data a ciascuno di noi questa settimana avrà anche un momento liturgico—celebrativo di vitale importanza: la solennità del Sacro Cuore. È il cuore di Cristo che ci insegna come mettere al primo posto il regno di Dio. È la conoscenza e poi “l’imitazione” dei suoi sentimenti che concederà a ciascuno di noi di essere tra coloro che ricercano il regno di Dio e la sua giustizia. Non perdiamo anche questo richiamo al quale vorrei che fosse data la massima attenzione.

Giovedì, poi, il nostro Arcivescovo ci comunicherà anche chi è il sacerdote novello che verrà assegnato alla nostra comunità e, in particolare, alla pastorale giovanile. Credo che anche questo sia un ottimo motivo per pregare lo Spirito Santo, perché accompagni il discernimento finale del Vescovo, sostenga il ministero di chi inizia il proprio percorso, doni a noi di essere comunità accogliente e capace di valorizzare i carismi di ciascuno. Maria Santissima vegli su di noi e ci insegni a cercare prima il regno di Dio e la sua giustizia.

Il Vostro Parroco,