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I di Quaresima – All’inizio del cammino

La paura

La tua paura cos’è? Un mare dove non tocchi mai”. Così Mahmood e Blanco in Brividi, la canzone che ha vinto Sanremo 2022 e che è trasmessa con alta frequenza da tutte le emittenti radiofoniche. Cui fa eco Gemitaz con Coma: “che qualcuno ammetta quanto la paura ci distrugge tutti, senza senso”. Probabilmente non conoscete questi cantanti, tantomeno i loro testi. Eppure essi ci dicono cosa stanno pensando moltissimi uomini e donne di oggi, specialmente i giovani. Molti ammettono di avere sviluppato, anche nel tempo della pandemia ma non solo a causa di esso, una serie di paure di cui, prima, non sentivano la morsa. Così come sono aumentate le richieste di aiuto psicologico da parte di giovani e giovanissimi. Dati che devono farci riflettere. È per questo che vorrei che tutto l’itinerario quaresimale fosse un aiuto per uscire dalle paure che sono dentro di noi, quelle che conosciamo e alle quali sappiamo dare un nome—la paura di morire, di soffrire, di rimanere soli, di non farcela, degli altri…- come anche tutte quelle paure a cui non sappiamo dare un nome ma che generano un malessere continuo dentro di noi.

Un caso?

È forse un caso che, nella Bibbia, l’espressione “non temere” sia contenuta 365 volte? Sembra quasi che la scrittura ci dica che ogni giorno ha la sua paura! Paura per la quale è Dio stesso che ci dice: non temere! Ecco perché vorrei che questa quaresima fosse tutta dedicata a rimetterci nelle mani di Dio per rischiarare le paure che abbiamo con la sua parola. L’itinerario sarà guidato tutti i giorni, sul sito e con il quaderno di San Maurizio numero 6, ma soprattutto la domenica nella S. Messa di comunità delle ore 11.15. Lasciamo che la parola di Dio dica proprio a noi: non temere!

La paura del diavolo

Un tempo, certo, si parlava molto del demonio. Oggi, quasi mai. Un tempo ci si credeva davvero, oggi credo che i più sostengano che è un’immagine per educare i più giovani o per sintetizzare, in qualche modo, il male del mondo. Il vangelo di oggi non lavora per immagini. Ci dice, piuttosto, di un incontro. Un incontro che sta prima di tutti gli altri incontri del ministero del Signore. L’incontro con il demonio in sé. Il Signore ha avuto paura del demonio? Non ci è detto esplicitamente di questo sentimento del Signore, ma non tagliamo corto. Non diciamo: ma come, era il figlio di Dio! Annulleremmo così la sua preziosa umanità. Io credo che anche il Signore abbia provato qualcosa del genere se, di fronte a tutte le lusinghe del demonio, egli ha risposto in modo stringatissimo e con citazioni bibliche. Come dire: al demonio non si concede nemmeno il dialogo, a colui che è menzognero e padre della menzogna non si concede nulla. Altrimenti vince lui! Ebbene sì, del demonio bisogna avere un po’ di paura per non prendere sottogamba il tema della tentazione e per vincerlo, invece di soccombere sotto le sue azioni. Si esce dalla paura del demonio solo facendo come il Signore: silenzio, preghiera, digiuno. È così che si vincono quelle tentazioni antiche e sempre nuove che il demonio porta con sé.

Piccolo programma quaresimale

Un piccolo programma quaresimale potrebbe essere proprio quello di andare a snodare le paure che sono dentro di noi. Lasciamo che vinca, su tutto, il desiderio del confronto con la Parola. Lasciamo che nasca in noi il desiderio del silenzio. Lasciamo che siano il digiuno e le forme di penitenza che il periodo porta con sé, a dare il senso ai nostri giorni. Quaresima deve essere tempo dello spirito. Non tempo di qualche fioretto, tantomeno tempo uguale agli altri, perché ci si accorge solo all’ultimo che è Pasqua. Lasciamo spazio a Dio nella coscienza, nella vita. Il demonio, che assilla il nostro mondo mettendo paura, indietreggerà.

Il Vostro Parroco,