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VI Domenica di Avvento: domenica dell’incarnazione, divina maternità della beata Vergine Maria

Verso la sorpresa finale

Giunti, ormai, alla fine anche di questo Avvento, ci rimangono solo pochi giorni prima di celebrare il Natale. Il “ritornello” che ha scandito queste settimana è stato sempre il medesimo: “le sorprese di Dio non finiscono mai! Dio fa nuove tutte le cose”. Forse siamo abituati a tutto, forse non sappiamo più nemmeno gioire tanto quando vediamo una donna che aspetta un bambino. Forse non sappiamo più accogliere il dono della vita, se è vero, come dicono tutti, che stiamo vivendo un “inverno demografico”.

Maria

Il Vangelo di oggi ci mette in comunione con la Beata Vergine Maria che accetta di accogliere in sé “La Vita”. Non “una” vita nuova, come è nel caso di ogni donna che attende un figlio, ma “La Vita” quella del verbo che si incarna, quella di cui San Giovanni scrive: “in Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini”. Maria rimane sorpresa dalla proposta dell’Angelo, ma prontamente accoglie con un dono, come una novità quel Figlio che sarà luce per gli uomini. La “sorpresa” che Dio prepara in Lei, è anche la “sorpresa” che Dio prepara agli uomini. Sorpresa nel senso che Dio “sorprende” l’umanità: chi avrebbe potuto pensare che Dio si sarebbe fatto uomo, grazie a una giovane donna di Nazareth? Ecco in che senso Dio sorprende l’umanità. Ecco in che senso il Verbo di Dio che si fa carne ed è il dono di Dio all’uomo.

Noi e il Natale

E noi? Stiamo sentendo molte cose per questo Natale ancora in pandemia ma diverso dallo scorso anno. Pare che tutti abbiamo il desiderio di dire qualcosa, di proporre qualche confronto, di segnalare qualche attenzione. Pare che molti, come al solito, renderanno il Natale la festa della famiglia o, al massimo, la festa della solidarietà con altri uomini. Cose buone e sante, si intende! Ma avremo ancora la capacità e il coraggio di lasciarci sorprendere da Dio che ci dice: “io sono con voi”? Avremo ancora il coraggio di sostare in silenzio presso la culla del Bambino per ascoltare, per chiedere, per gioire, per piangere? Avremo il coraggio, dopo quello che stiamo vivendo, di desiderare un incontro con Dio e non solo una ripresa di feste e ritrovi? Ci aiuti la Beata Vergine Madre ad avere questo coraggio!

Il Vostro Parroco,