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II Domenica di Avvento: i figli del regno

Dio fa nuove tutte le cose

Dio fa nuove tutte le cose. Dio continua  a sorprendere il mondo! È con questa attenzione che vogliamo rileggere i testi sacri di ogni giorno di Avvento e, oggi, di questa domenica.

Dio fa nuove tutte le cose chiamando alla conversione, rinnovando continuamente l’alleanza con gli uomini che, dal canto loro, continuamente la tradiscono.

Giovanni il Battista

A ricordarcelo è la figura, sempre intensa, di Giovanni il Precursore. Egli, nel silenzio del deserto e nella solitudine del Giordano, richiama a tutti il principio di una conversione autentica e sincera che non è semplicemente limitata ad un elenco di peccati. Giovanni vuole richiamare ad uno stile di vita simile al suo, perché sia chiaro che ogni peccatore è chiamato a rinnovare la sua amicizia con Dio proprio mediante un cambiamento radicale della vita.

Un richiamo per tutti

Credo che in questa domenica tutti siamo richiamati a mettere al centro della nostra riflessione quel rinnovamento dell’alleanza con Dio che l’Avvento vorrebbe raccomandarci. Molto spesso credo che scambiamo il richiamo ad un rinnovamento della vita di fede, con il richiamo alla confessione. Confessione che, per noi, è più il dire alcune manifestazioni negative, alcune mancanze della nostra vita ma difficilmente diventa occasione per pensare alle grandi dimensioni del peccato e sempre più raramente diventa occasione per un cambiamento radicale dell’esistenza. Così credo che oggi sia richiamato a tutti:

  • il dovere di ascoltare la “voce della coscienza”;
  • il porci la domanda sulla morte, ovvero la domanda sul senso della vita e, quindi, sull’attesa del Signore che siamo in grado di vivere e di esprimere;
  • la capacità non tanto di sentirsi interrogati dalla coscienza, ma di interrogare Dio con la nostra fede, in vista di quel rinnovamento di alleanza che è la novità di vita con cui Dio rinnova tutte le cose;
  • riconoscere l’invadenza del proprio “io”, origine e causa di ogni peccato e mancanza della vita.

Per le coppie e la famiglia

Credo poi che per le coppie e le famiglie, alle quali vogliamo dare particolare attenzione in questo tempo forte, sia possibile accedere ad una confessione sacramentale nello stesso giorno. Quali grazie discendono su una famiglia se, tutti, saremo in grado di chiedere perdono a Dio ciascuno per i suoi peccati? Quale “fiume di grazia” invaderà le coppie e le famiglie, se tutti i componenti di una famiglia andranno a rinnovare l’alleanza con Dio che è possibile solo nel Sacramento? Come dicevo settimana scorsa, ci sono alcune cose che non si possono spiegare. Occorre viverle. Provate a farlo, provate a programmare una “confessione di famiglia”, ovvero una confessione individuale ma nello stesso giorno. Credo che davvero gli effetti di grazia che questa possibilità potrà accendere in ciascuno di noi, potranno essere ben visibili in ogni famiglia.

Non perdiamo questa occasione di lasciarci rinnovare da Dio e, al tempo stesso, di rinnovare la famiglia di cui facciamo parte. Se poi fossimo in condizione di non poter accedere al Sacramento, perché non avere almeno un “colloquio penitenziale”? Già questa buona disposizione della coscienza basterà a Dio per creare fiumi di grazia su di noi e sui nostri cari. Buona seconda settimana di Avvento!

Il Vostro Parroco,