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VI° Domenica dopo il martirio – Madonna del Rosario

Con una immagine

Il dipinto rappresenta una scena domestica, ambientata in un paesaggio rurale. La donna chinata sorregge il suo piccolo, raffigurato con le braccia tese in avanti verso il padre. Van Gogh ci fa guardare con attenzione questo padre che interrompe il proprio lavoro, lascia a terra i suoi  attrezzi e si abbassa all’altezza del figlio per incoraggiarlo a compiere i primi passi. Le braccia aperte del padre donano al figlio quella fiducia che nasce dalla certezza che, alla fine del tentativo dei suoi primi passi autonomi, ci saranno la sicurezza e un abbraccio affettuoso. Si tratta di un’autentica iniziazione su un terreno accidentato, ma anche fertile, curato e lavorato come è il cammino della vita. Il camminare del bambino da un abbraccio all’altro implica un separarsi che un giorno potrà forse diventare drammatico, se il figlio deciderà di allontanarsi e se questa separazione sarà subita dai genitori. L’importante sarà allora che questo abbraccio paterno/materno resti comunque vivo nella memoria del figlio e, da parte dei genitori, possa sempre rimanere disponibile come quello del Padre Misericordioso. (F.M.)

Vincent Van Gogh, Primi passi (da Millet), non datato (1890), Metropolitan Museum New York

Nella vigna

L’immagine scelta per questo mese di ottobre si sposa benissimo con la pagina di Vangelo che oggi la Chiesa ci ripropone. Il Padre vuole ciascuno di noi come operaio nella sua vigna ed accetta che i passi di ciascuno siano diversi. Accetta che ci sia qualche operaio della prima ora come pure che qualcuno entri al suo servizio all’ultimo minuto. Tutti sono accompagnati con il medesimo amore e con la stessa amorevole cura di sempre.

Noi nella vigna del Signore

Invito che, per noi, si traduce non solo come un incentivo per continuare il nostro servizio alla Chiesa o come appello per chi ancora non è pienamente partecipe della vita ecclesiale perché lo diventi. Piuttosto è un invito a tutti, dopo questa festa della Madonna del Rosario tutta dedicata alla famiglia, perché possiamo essere testimoni di un modo diverso di vivere gli affetti. In un mondo che tutto banalizza o che tutto riduce all’utilità, la missione del credente, o del battezzato se preferiamo, è quella di richiamare a tutti un modo diverso di vivere gli affetti. Il cristiano è convinto che attraverso la famiglia, ovvero attraverso un  modo di vivere gli affetti semplice ma intenso, passi quel tratto amorevole di Dio che, come un padre, allarga le braccia per attendere il figlio che impara a camminare. Immagine antichissima, utilizzata anche dai profeti e che noi dobbiamo riscoprire come compito. Anche noi, in un mondo così variegato sul tema, abbiamo il compito di continuare a testimoniare la verità cristiana, illuminando con l’esempio, attendendo che tutti possano compiere passi significativi, sperando che, nella famiglia, possa trionfare l’amore di Dio. Compito difficile, eppure possibile, perché sorretto ogni giorno dalla potenza dello Spirito Santo e dall’intercessione della Beata Vergine Maria.

Il Vostro Parroco,