I° Domenica dopo il martirio
All’inizio dell’anno pastorale
Come abbiamo avuto modo di dire, quest’anno pastorale sarà tutto dedicato alla famiglia, secondo le raccomandazioni del Papa, mentre cercheremo di essere anche quella Chiesa “unita, libera e lieta” che l’Arcivescovo ci invita ad essere. All’inizio di ogni mese proporrò un’immagine che ci aiuti nella riflessione e nel cammino. Questo mese propongo l’immagine ufficiale dell’anno della famiglia, dipinta da M. I. Rupnik, che ci offre anche il commento.

Questo mistero è grande…
Come sfondo dell’immagine si è scelto l’episodio delle nozze di Cana di Galilea. Sulla sinistra gli sposi appaiono coperti da un velo. Il servo che versa il vino ha il volto con i tratti di San Paolo, secondo l’antica iconografia cristiana. È lui a scostare con la mano il velo e riferendosi al matrimonio esclama: «Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!» (Ef 5, 32). L’immagine rivela così come l’amore sacramentale tra uomo e donna sia un riflesso dell’amore e dell’unità indissolubile tra Cristo e la Chiesa: Gesù versa il Suo sangue per lei. A Cana – spiega ancora padre Rupnik – nella trasformazione dell’acqua in vino, si aprono gli orizzonti del sacramento, cioè del passaggio dal vino al sangue di Cristo. Paolo sta infatti versando lo stesso sangue che la Sposa raccoglie nel calice. Spero che attraverso questa piccola immagine possiamo comprendere che per noi cristiani la famiglia è l’espressione del Sacramento del matrimonio e questo cambia totalmente il suo significato, perché un sacramento implica sempre la trasformazione». Nel matrimonio cristiano, infatti, l’amore degli sposi viene trasformato, perché reso partecipe dell’amore che Cristo ha per la Chiesa. In tal senso, il matrimonio ha una dimensione ecclesiale ed è inseparabile dalla Chiesa.
La gioia piena
Il vangelo di oggi ci ha riproposto la parola del Signore che invita a trovare in Lui la “gioia piena”, come Giovanni il Battista. Credo che l’invito valga particolarmente per gli sposi, per coloro che ricevono in dono questa vocazione grande ed inesauribile dell’amore tra uomo e donna. Se vogliamo attingere a questa gioia, abbiamo bisogno di lasciarci trasformare dall’amore di Dio il Padre di tutti. Molte volte consideriamo le dinamiche della vita matrimoniale o dell’amore umano solo dal “nostro” punto di vista, dimenticando che, nel sacramento del matrimonio, questo amore riceve una grazia che porta ad una trasformazione.
All’inizio dell’anno
È con questo stile di attenzione alla “novità” del matrimonio cristiano che vorrei vivessimo anche l’annuale “festa degli anniversari” che si celebrerà in concomitanza con la festa patronale di San Maurizio, occasione per dare esempio, offrire una testimonianza a tutti. Un’occasione nella quale vogliamo aiutare tutti a “togliere quel velo” che spesso si cala su questo istituto, rendendo quasi impossibile gustare in tutta la sua bellezza ed ampiezza, il suo valore.
Uniti, lieti e liberi incamminiamoci nel nuovo anno pastorale, gustando la gioia del nuovo inizio, pronti a rendere ragione della fede che è in noi.
Il Vostro Parroco,