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IX° Domenica dopo Pentecoste – Giornata Mondiale dei Nonni

Davide e la capacità di abbassarsi e di umiliarsi

Mentre procediamo nella rilettura della storia della salvezza, incontriamo oggi la figura di Davide, uomo dai mille volti e dai molteplici aspetti. Oggi la prima lettura ci mostra Davide esultante nel suo ingresso a Gerusalemme, mentre si “abbassa” per stare con il “suo” popolo, attribuendo ogni “sua” vittoria a Dio. Anche l’ingresso trionfale dell’arca dell’alleanza viene interpretato da Davide come un atto di benevolenza del Signore nei suoi personali confronti e verso tutto il popolo. La sua vocazione mirabile, di profeta, di uomo credente, di re, è stata centrale nella storia di Israele, ma lo è anche per la fede cristiana. Davide, che ci ha lasciato una molteplicità di preghiere, i “salmi”, ci aiuta a parlare con il Signore, a dirigere verso di Lui il nostro pensiero e il nostro affetto, e anche a dilatare il nostro cuore fino alla sua gloria. Davide è stato anche padre di numerosi figli e nonno.

La giornata dei nonni—il messaggio di Papa Francesco

Come sapete Papa Francesco ha voluto indire, in occasione della festa di Sant’Anna, che celebriamo domani, una giornata di preghiera speciale per tutti i nonni. Scrive il Papa nel suo messaggio:

C’è, dunque, una vocazione rinnovata anche per te in un momento cruciale della storia. Ti chiederai: ma come è possibile? Le mie energie vanno esaurendosi e non credo di poter fare molto. Come posso incominciare a comportarmi in maniera differente quando l’abitudine è divenuta la regola della mia esistenza? Come posso dedicarmi a chi è più povero quando ho già tanti pensieri per la mia famiglia? Come posso allargare il mio sguardo se non mi è nemmeno consentito uscire dalla residenza in cui vivo? La mia solitudine non è un macigno troppo pesante? Quanti di voi si fanno questa domanda: la mia solitudine non è un macigno troppo pesante? Gesù stesso si è sentito rivolgere una domanda di questo tipo da Nicodemo, il quale gli chiese: «Come può nascere un uomo quando è vecchio?» (Gv 3,4). Ciò può avvenire, risponde il Signore, aprendo il proprio cuore all’opera dello Spirito Santo che soffia dove vuole. Lo Spirito Santo, con quella libertà che ha, va dappertutto e fa quello che vuole. Come ho più volte ripetuto, dalla crisi in cui il mondo versa non usciremo uguali: usciremo migliori o peggiori. E «voglia il Cielo che non sia stato l’ennesimo grave evento storico da cui non siamo stati capaci di imparare – siamo duri di testa noi! –. Che non ci dimentichiamo degli anziani morti per mancanza di respiratori… Che un così grande dolore non sia inutile, che facciamo un salto verso un nuovo modo di vivere e scopriamo una volta per tutte che abbiamo bisogno e siamo debitori gli uni degli altri, affinché l’umanità rinasca» (Enc. Fratelli tutti, 35). Nessuno si salva da solo. Debitori gli uni degli altri. Fratelli tutti.

Per noi tutti

Questa giornata serva davvero a noi tutti, per stringerci intorno ai nonni:

  • Con l’affetto di una visita, di una telefonata, di una manifestazione di prossimità. Possibilmente sia anche l’occasione di un ringraziamento sincero per quello che hanno fatto e che continuano a fare per noi.
  • Con una preghiera, magari con la semplicità di un’Ave Maria. Forse saranno stati proprio i nostri nonni ad insegnarcela. Recitiamo un’Ave Maria per loro, per le loro necessità, per le loro difficoltà, per colmare le loro solitudini, per ricordarli tutti presso la Madre di Dio;
  • Per i nonni che sono già nella gloria di Dio suggerisco di far celebrare una S. Messa di suffragio. Un modo non solo bello ma soprattutto cristiano di ricordarli a Dio mentre si condivide la fede che ci hanno trasmesso.

Il vostro parroco,