I° Domenica dopo Pentecoste
Solennità.
Questa settimana si apre con la solennità della Santissima Trinità, che celebriamo oggi, mentre giovedì sarà il giorno proprio del Corpus Domini. Credo che queste due solennità insieme ci invitino a riflettere sul valore dell’unità.
L’unità nella Chiesa.
Dove nasce non solo l’unità ,ma, in realtà, la Chiesa stessa? Nasce dall’Eucarestia che è il Sacramento in cui ha avuto origine la S. Chiesa e nel quale continua a trarre la sua forza la Chiesa pellegrina nel tempo. Senza questo fondamento, senza questa sorgente sempre viva, tutto saprebbe solo di sforzo, tensione, raccomandazione… ma sarebbe tutto umano! La Chiesa, nella sua costituzione, è divina. Lo stare insieme dei credenti non è il frutto di qualche sforzo titanico della gente: è dono! Dono che nasce e che si rinnova sempre ogni volta che celebriamo l’Eucarestia. Ogni celebrazione della Messa è partecipazione alla vita della Chiesa universale ed è opera della Santissima Trinità. Poi ci sono momenti in cui questa unità ha bisogno di essere maggiormente sottolineata e resa visibile dai segni.

Il Corpus Domini.
La solennità del Corpus Domini serve proprio a questo, serve a radunare tutti i fedeli davanti all’Eucarestia, perché tutti riconoscano quale sorgente li abbia generati e quale amore li nutre continuamente. Ecco perché facciamo festa, una volta all’anno, per la S. Eucarestia. Non mancano, è vero, altri momenti in cui noi sottolineiamo moltissimo la presenza del Signore nel Sacramento e l’importanza dell’Eucarestia. Questa festa è però del tutto speciale, perché non solo ci fa sostare davanti all’Ostia Santa, ma chiederebbe di portare la presenza del Signore in mezzo alle nostre case, perché tutti possano beneficiare della sua benedizione. Anche quest’anno questo gesto non sarà possibile; ecco allora un invito.
Un invito.
Abbiamo deciso di solennizzare questa festa con una S. Messa solenne, Giovedì 3 giugno, alle ore 20.45 all’aperto, in oratorio di San Giulio. Tutti siamo invitati ed anzi attesi! Soprattutto: i ragazzi della prima comunione, con il loro abito, per una comunione solenne in questo giorno eucaristico; i ragazzi che hanno ricevuto la Cresima lo scorso aprile e quelli del prossimo novembre; i ragazzi della professione di fede di domenica 5 giugno; tutti i volontari parrocchiali; il Consiglio Pastorale, i Consigli per gli affari economici; le catechiste, gli allenatori e tutti coloro che si occupano di educazione; tutti coloro che appartengono ad associazioni e movimenti…
Il Corpus Domini è e chiede di essere una festa di popolo. Con tutte le precauzioni necessarie ancora, ma raduno di popolo. Chiedo a tutti di saper raccogliere questo invito.
Un segno.
Un segno di unità sarà offerto da tutti i cori di tutte le parrocchie che sono invitati a cantare insieme, ragazzi, adulti, anziani, solisti, coristi, giovani… così come pure sono invitati tutti i chierichetti. Segni visibili di quell’unità che nasce dall’Eucarestia. Valorizziamo questi segni perché non abbiamo a costruire da soli quell’unità che, se non sarà frutto della celebrazione eucaristica, non sussisterà affatto.
Il vostro parroco,