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Una Quaresima alla ricerca della sapienza.

Le Sapienza della quaresima.

Ogni anno cerchiamo di rileggere i testi che la liturgia ci propone in modo diverso. Quest’anno, accogliendo l’invito dell’Arcivescovo a vivere bene la Quaresima, verrà proposto, per ogni domenica, un tema di carattere sapienziale.
Il tema di questa terza domenica di Quaresima  è “vivere un gesto di perdono e misericordia”.
Nel notiziario trovate i temi per tutte le domeniche di Quaresima.

La sapienza del perdono.

Quante volte ne abbiamo parlato! Quante volte Papa Francesco ci sprona su questo tema! Sembra che questa benevola insistenza non venga più considerata e che ci sia solo il “peso” di un’insistenza ritenuta, in qualche modo, eccessiva. Ecco il cuore di questo cammino quaresimale che proprio nella domenica centrale li sprona a recuperare quella sapienza antica ma sempre nuova che deve essere al centro della vita cristiana: il perdono.

Un invito.

L’invito a perdonare, in questa domenica, viene declinato, anzitutto, nella prima lettura. È Mosè che intercede presso Dio perché perdoni il peccato di tutto il popolo che si è costruito il famoso “vitello d’oro”, simbolo di ogni idolatria. È Gesù, nel Vangelo, che vorrebbe avvolgere della grazia del perdono i suoi interlocutori, chiusi nei pensieri del loro cuore e impermeabili alla misericordia. È San Paolo che loda, infine, la comunità di Tessalonica per avere accolto il Vangelo della misericordia e del perdono come fonte di novità per la loro esistenza. Facciamo nostri questi inviti di sapienza per ottenere sapienza.

3° settimana: per entrare nella logica del perdono.

Se vogliamo ottenere anche questa terza forma di sapienza abbiamo, anzitutto, bisogno di svelare le nostre “idolatrie”, di rimettere nelle mani di Dio il nostro cammino di fede che, spesso, sceglie ciò che non è Dio e ciò che non appartiene al cristiano. Avvolti dal manto della misericordia di Dio sapremo guardare con misericordia le situazioni della vita che più ci interpellano: a casa e in famiglia, come a scuola e nel lavoro; per questioni di relativa importanza o per questioni determinanti nella vita; comprendendo una verità grande: la misericordia, la sapienza che da essa deriva, sanno essere insistenti! Insistenti come l’intercessione di Mosè presso Dio, insistenti come Gesù che cerca, in ogni modo, di non mollare il discorso con i suoi interlocutori e di spingerli sempre verso il largo; insistente anche come San Paolo, che per ottenere la conversione dei Tessalonicesi ha predicato a lungo la misericordia e l’amore di Dio. Anche noi, se vogliamo crescere in questa sapienza, non possiamo spazientirci ma siamo chiamati ad offrire gesti di perdono e ad usare parole di comprensione, di vicinanza, di misericordia, sempre! Ricordando che la logica del perdono non chiede di arrivare a perdonare fino a 7 volte, ma fino a 70 volte 7, e, cioè, nella logica e nella mentalità ebraica, all’infinito. Questa è la sapienza del cristiano adulto che non si lascia scalfire da nulla, ma persevera  nel cammino di chi vuole essere simile a Dio, il Padre del perdono.

Il vostro parroco,