Epifania nella clemenza.
Le “Epifanie” del Signore.
Prosegue il nostro impegno per cercare di rileggere insieme il senso delle “Epifanie” che il Signore dona a noi perché comprendiamo ed amiamo la Parola.
Una sapienza particolare.
A volte occorre “entrare” nel linguaggio figurativo della Scrittura, per comprenderne il significato nel testo. “Peccatrice”, nel caso del Vangelo di oggi, come pure in altri testi biblici, è sinonimo di “prostituta”. Che sapienza può avere una donna di tal genere? Che “epifania”, che rivelazione del Signore può suscitare questa donna?
La sapienza del “di più”.
Gesù ha incontrato molti uomini e molte donne, ciascuno con la sua storia, ciascuno con i suoi pregi e con i suoi difetti. Molte volte ha incontrato persone che hanno avuto una sapienza del tutto particolare: la sapienza del “di più”. Ovvero persone che hanno saputo fare, con gesti semplici, o dire, con parole semplici, quello che avevano nel cuore, oppure hanno proposto azioni di generosità e di misericordia, o hanno manifestato il loro amore sincero per Dio attraverso qualche gesto “esagerato”. Come Zaccheo, che ha restituito “4 volte tanto”, come Maria di Betania che ha sparso l’unguento preziosissimo sui piedi del Signore, o come questa donna che bagna i piedi del Signore con le sue lacrime, li asciuga con i suoi capelli e li bacia. È la sapienza di una donna che, sapendo di non avere niente di buono da offrire al Signore, offre i suoi gesti per dire il suo amore.
Epifania.
Occasione, per Gesù, di parlare della “clemenza” di Dio, del perdono che Dio Padre è sempre disposto ad offrire a tutti gli uomini, specie a quelli che hanno la sapienza “del più”, quelli che non trattengono, quelli che non disperano mai, quelli che sanno essere generosi nei propri gesti, nelle proprie attestazioni di amore, la sua clemenza divina. Ogni occasione di amore che l’uomo sa offrire è anche occasione per Dio per dimostrare la sua clemenza verso gli uomini.
Un invito per noi.
Occasione, per noi, per riflettere sulla sapienza che guida la nostra vita, per verificare se anche noi abbiamo questa “sapienza del più”, la sapienza di chi dona generosamente e con gioia, la sapienza di chi sa trovare, nelle diverse occasioni della vita, gesti di amore, parole di comprensione, segni di apertura e di fiducia…
Sono quei piccoli segni che, specie in un tempo come il nostro e in un anno così difficile come quello che abbiamo passato, possono tornare a infondere fiducia in ciascuno di noi e nell’ambiente nel quale viviamo.
Mentre terminiamo le giornate eucaristiche, cerchiamo di chiedere questa sapienza a Dio. Nell’Eucarestia contempliamo il Signore che si dona totalmente a noi. Dall’Eucarestia impariamo che solo chi vive la stessa logica e solo chi diventa capace di una donazione totale e piena, impara a camminare su quei sentieri di sapienza che anche Gesù ha voluto percorrere nella sua presenza tra gli uomini. Offriamo anche noi piccoli ma sinceri gesti di clemenza e giungeremo a quella sapienza del cuore che rende piena la nostra vita.
Il vostro parroco,