Epifania della moltiplicazione dei pani.
Le “Epifanie” del Signore.
Prosegue il nostro impegno per cercare di rileggere insieme il senso delle “Epifanie” che il Signore dona a noi perché comprendiamo ed amiamo la Parola.
Il valore dei segni.
Pare che il valore dei segni non sempre sia accolto bene. Come già quegli antichi ebrei, che preferivano “le cipolle d’Egitto”, ricevute come prezzo del lavoro da schiavi, all’avventura della libertà proposta da Dio. Si dice che Dio abbia impiegato una notte per far uscire Israele dall’Egitto e, poi, i successivi 40 anni per togliere dal cuore degli Ebrei il ricordo dell’Egitto! Ed è vero! Molte volte noi siamo un po’ persone che rimpiangono alcune cose, senza guardare alla novità della fede che si è accesa dentro di noi fin dal giorno del Battesimo. Non sempre abbiamo il valore dei segni. Non sempre valorizziamo la Parola di Dio che è al centro di questa domenica e nemmeno il segno grande dell’Eucarestia, il cuore, il centro della nostra fede.

Alcune riflessioni.
Cosa significa per noi celebrare la Parola di Dio? Che cosa significa mettere al centro del nostro cammino di fede la S. Messa?
Forse sono poco più che richiami. Tutti ci crediamo alla Parola di Dio! Ci mancherebbe! Eppure non tutti, poi, ne facciamo la luce delle nostre vite. Sono pochi coloro che spontaneamente leggono, meditano, fanno propria la Parola. Come diceva il card. Martini “molti la rispettano a tal punto da non toccare neanche il testo sacro!”.
Come pure sono molti coloro che non danno risalto, valore, attenzione all’Eucarestia. Anche in questo tempo… ancora molti, troppi la “guardano” dalla poltrona, come uno spettacolo! L’Eucarestia non si guarda! Non la si ascolta! La si celebra, insieme! E la si riceve, essendoci preparati per questo gesto!
Concretamente…
Cosa significa per noi fare la nostra professione di fede in Cristo che è rivelazione nella Parola e nel gesto dei pani e dei pesci?
- Significa imparare a leggere la scrittura da soli, nel segreto del nostro cuore, riprendendo la Parola del giorno, oppure riprendendo un versetto del Vangelo della domenica o in altro modo ancora. La prima proposta che vi faccio è quella di accostarvi con costanza al testo biblico.
- Significa, poi, celebrare la Messa con attenzione. Chi già ha ripreso questo gesto, continui con fede sempre accresciuta! Chi ancora non ha ripreso ed è bloccato solo dalla paura o dalla pigrizia o dalla ricerca della comodità, cerchi di uscire da quella condizione che lo trattiene dal partecipare ad una comunità.
- I malati che giustamente seguono da casa, facciano chiamare i sacerdoti e i ministri per la comunione, sostegno delle fragilità e nelle malattie.
È così che vorrei che ciascuno di voi non perdesse mai nella vita, capiti quel che capiti, il rapporto con la Parola e con il Sacramento. Altrimenti rischiamo di trasformarci noi per primi in quel gregge di pecore senza pastore che non sa dove andare, non sa cosa fare, non sa come vivere.
Solo la Parola e l’Eucarestia ci sanno trattenere da questo baratro.
Il vostro parroco,