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Ripensando al Battesimo.

La festa del Battesimo del Signore.

La festa del Battesimo del Signore ci dona l’occasione di fermarci a riflettere sul Battesimo. Come sappiamo il Battesimo segna l’inizio della vita di fede, è la porta dei Sacramenti, è l’origine di ogni vocazione, è il sostegno della speranza nella vita eterna.

Una domanda.

Tutto questo è vero e credo che tutti riteniamo valide queste verità di fede. Ma poi, nella pratica, ci crediamo sul serio?

Alcune riflessioni.

La domanda si impone rispetto a quello che vedo e che dice quale clima ecclesiale stiamo vivendo.

Anzitutto penso al fatto che il Battesimo non è più richiesto da tutte le famiglie rispetto ai bambini nati. Il riferimento non è alle famiglie straniere e ai nati in seno a queste famiglie, ma alle famiglie “cristiane”. Ormai non è una rarità che coppie di genitori di tradizione cristiana non chiedano più il battesimo per proprio figlio/a. lo scorso anno abbiamo celebrato il Battesimo per 66 bambini e bambine della nostra comunità mentre i nati, in Cassano, sono stati 130.

Non solo: almeno l’ 80% dei bambini per i quali pure viene richiesto il Battesimo provengono da famiglie in cui i genitori non sono sposati ma solo conviventi. Difficilmente, anche se viene regolarmente proposto il Battesimo del figlio diventa l’occasione per pensare al proprio matrimonio religioso. Situazione, questa, che dice cosa pensiamo sulla fede e sul modo con cui viviamo i momenti fondamentali della nostra vita.

La stragrande maggioranza dei padrini proposti dai genitori non hanno una situazione matrimoniale “regolare”. Molto spesso sono conviventi, o risposati in “seconde nozze”. Sono una rarità coloro che, sollecitati nel colloquio pre-battesimale, prendono in seria considerazione il pensiero che occorra scegliere non un amico, un parente a cui si è legati umanamente, ma una persona che sia esempio di fede per il piccolo a cui si intende donare la fede.

La celebrazione del Battesimo, nonostante sia oggetto di una serata di catechesi, rivela, poi, che manca quasi del tutto la pratica della fede ai partecipanti: non si sa quasi mai come rispondere alle preghiere proposte.

Concretamente…

Forse è l’ora di cominciare a pensare che il Battesimo sia un dono. Un dono per il quale prepararsi, per il quale formarsi, certamente, ma, prima ancora, credo che sia necessario a tutti fermarsi a riflettere. Davvero il Battesimo è così importante per noi? Davvero è il riferimento della vita di fede? Davvero è l’inizio di un rapporto con Dio che matura, poi, nelle diverse forme e nei diversi modi e tempi che la vita concede a ciascuno?

Credo sia proprio questo ciò di cui abbiamo bisogno. Credo che sia proprio questo il cuore di una catechesi sul Battesimo alla quale vorrei che ciascuno si accostasse. La festa di oggi non sia solo il ricordo di quanto fece il Signore Gesù iniziando il suo ministero e nemmeno solo un momento in cui gioire per la celebrazione di un Battesimo (uno solo… per tutta la comunità). Forse è ora che ci fermiamo a pensare a cosa è il Battesimo per noi, a quale importanza diamo a questo evento di fede, a cosa vogliamo creare, come comunità cristiana, in un momento in cui il Battesimo non è più da tutti richiesto o percepito come fondamentale. Ci illumini lo Spirito Santo, autore di ogni grazia, protagonista principale di ogni celebrazione del Santo Battesimo.

Il vostro parroco,