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Per fede… 

La nostra fede non è questione di sentimento, è invece una situazione oggettiva storica che si è realizzata pienamente in Gesù Cristo e che richiede tutta la nostra intelligenza. Abbiamo bisogno di una fede intelligente, non di una fede cieca. Una fede cieca e irragionevole produce dei danni, porta al fanatismo, porta al fondamentalismo, porta ad atteggiamenti religiosi malati e quindi anche nella nostra vita religiosa. L’intelligenza non è mai da accantonare. La fede non umilia l’intelligenza, ma la potenzia; l’intelligenza deve essere usata fino in fondo e la fede fa un passo oltre, ma non contro. Quando la fede cammina con l’intelligenza si arriva lontano, c’è davvero una scelta personale che resiste nel tempo e sopporta le difficoltà e le aggressioni”. (G. Doglio)

Per fede…

Sempre più spesso mi capita di incontrare figure di cristiani che sono affascinati o comunque in cerca di emozioni religiose. Cercano il “tal santuario” dove “si sta tanto bene” e così si va a Messa 1 volta all’anno(!); il “tal monsignore” che “predica così bene e lo si ascolta volentieri” (sempre 1 volta all’anno!); si chiede il sacramento del Battesimo per il proprio figlio/a ma non si mette in discussione la propria relazione non matrimoniale… “appena possiamo ci sposiamo!” (parole spese al primo, ma anche al secondo o al terzo Battesimo…); si chiede il sacramento della S. Prima Comunione ma non si porta certo il proprio figlio/a a Messa tutte le domeniche, come è sotto gli occhi di tutti anche nella nostra comunità; si chiede il Sacramento della Cresima, per il quale tutti dicono “gran bella cerimonia”, ma sotto sotto si pensa “così abbiamo finito!”. No, dobbiamo proprio dirlo: non ci siamo! Siamo lontano da quel “per fede” di Abramo di cui ci parla la scrittura o da quegli esempi di persone alle quali il Signore, come risulta dal Vangelo di oggi, ha chiesto intelligenza e radicalità nella fede.  

Fondamenti non emozioni.

Per avere fede, ieri, oggi, sempre, occorrono fondamenti, non emozioni; valori, non parole; vita vissuta, non situazioni o occasioni o cerimonie che siano! Ecco il cuore della Parola di Dio di oggi! Un cuore che chiede anche a noi di lasciarci coinvolgere in una vita cristiana attiva, in una vita di comunità generosa, in un fervore che non coinvolge solo le emozioni, ma che scende nel profondo della coscienza. Abbiamo bisogno di genitori che abbiano il desiderio di educare nella fede perché hanno scoperto per loro il valore del cammino cristiano.

Abbiamo bisogno di sposi che dicano che c’è differenza tra “sposarsi nel Signore” e “stare insieme per essere compagni di viaggio”.

Abbiamo bisogno di anziani che dicano che ha ancora senso credere nella famiglia, nell’onestà, nell’impegno per gli altri…

Insomma, abbiamo bisogno di credenti intelligenti, capaci di pensare al proprio cammino alla luce della fede. Solo una fede intelligente resiste al tempo, alle aggressioni e difficoltà. Il resto sono solo emozioni. Prima o poi passano. 

Il vostro parroco,